Come scegliere il giusto tipo di pittura da utilizzare per il restyling della nostra casa? Quali sono quelle che più fanno al caso nostro? Scopriamolo insieme in quest’articolo.
L’idropittura. Si predilige perché atossica, traspirante e lavabile. Per lavabile s’intende una pittura a pori chiusi, resistente all’abrasione di piccoli strofinamenti. A differenza di quanto si possa credere, è opportuno pulire le eventuali macchie “a secco”, non da bagnato, in quanto questo potrebbe causare un danneggiamento della tinteggiatura. Attenzione: quando acquistate pitture lavabili piuttosto economiche, spesso hanno un punto di bianco scadente e ingiallente nel tempo, con una resa mediocre e una scarsa resistenza all’abrasione. Scegliete pitture super lavabili con ottima resistenza all’abrasione, punto di bianco luminoso e un effetto quasi setoso al tatto.
Pittura acrilica. Le pitture acriliche sono una buona opzione per chi desidera ottenere buoni risultati a condizione di mettere in conto di dover “sopportare” un odore particolarmente intenso (anche se oggi esistono in commercio pitture acriliche inodore). La pittura acrilica è adatta a diverse tipologie di superfici, in particolare a ricoprire in maniera perfetta intonaci, metalli e legno. Si tratta di una pittura idrosolubile, adatta sia agli ambienti interni che esterni, in cui i suoi pigmenti (ossido di titanio, calce o gesso) garantiscono un’ottima resa e un elevato potere coprente.
Pitture traspiranti e che impediscono la formazione della muffa.
Silicati. Hanno una natura chimica interamente minerale a base di silicato di potassio. Il legante risulta essere inorganico e reagisce chimicamente (silicizzazione) con il supporto, legandosi intimamente senza creare alcun film e lasciando inalterate le proprietà fisiche di permeabilità al vapore. Per questo sono inattaccabili da muffe e batteri; non sfogliano, sono molto stabili cromaticamente anche in condizioni ambientali particolarmente aggressive.
Silossaniche. Sono composti organici ottenuti dalla polimerizzazione della silice combinata con delle resine a base siliconica, o con altri prodotti organici. In generale hanno un’ottima resa, coprono bene e sono facili da applicare. Per la loro struttura chimica caratteristica creano un film pittorico superficiale dall’elevata impermeabilità. Sono pitture microporose dalla struttura reticolare che permettono all’umidità presente nei muri di evaporare liberamente all’esterno impedendo così il fenomeno della condensazione dell’acqua e la formazione di rigonfiamenti nell’intonaco con il conseguente distacco dello stesso. Inoltre i rivestimenti a base di silossani sono idrorepellenti: l’idrorepellenza quindi permette all’intonaco di mantenersi asciutto e protetto dalla formazione di muffe, funghi e muschi. In generale, tutti i prodotti che abbiano un contenuto di resina silossanica superiore al 40% sono definiti, dalla normativa, “silossanici puri”. Più aumenta la componente acrilica più si vira verso le pitture acril-silossaniche, più economiche e sempre meno traspiranti.
Queste ultime due tipologie di pittura sono, come abbiamo spiegato, molto utili per contrastare i problemi di umidità, soprattutto se associate a un intervento d’isolamento termico (puoi approfondire nel nostro precedente articolo https://www.bocciacostruzioniparmasrl.it/index.php/blog/121-muffa-e-umidit%C3%A0-la-soluzione-cappotto-termico-in-un-minimo-spessore.html )